Tour Glendalough, Wicklow e Kilkenny con esercitazioni di cani da Pastore

Oggi ti proponiamo un’esperienza fantastica da fare in Irlanda. Un fantastico tour da intera giornata con partenza e rientro a Dublino. Vedrai Dublin, Glendalough, le Wicklow Mountains e Kilkenny. E vivrai l’esperienza di una esercitazione di cani da Pastore Border Collie. A patto di parlare inglese, però, perchè questo tour è solo in lingua inglese.

Descrizione attività

Parti da Dublino per una giornata intensa in cui ti condurremo in un viaggio che include bellezze naturali, antichi siti monastici e una città vichinga.

Glendalough

La zona è rinomata per i suoi magnifici paesaggi e il ricco e variegato patrimonio. Qui avrai tempo per esplorare la città monastica in rovina che risale al X secolo. Lasciati incantare dagli splendidi laghi e dalle bellezze naturali e scopri perché questa zona è chiamata il Giardino d’Irlanda. Utilizzato nella scena del matrimonio del classico film “Braveheart” Glendalough e l’area circostante cattureranno il tuo cuore e la tua mente per sempre.

Addestramento cani da pastore

Il cane da pastore Collie, durante l’addestramento, usa uno sguardo diretto alle pecore, noto come “the eye”, per intimidirle mentre pascolano e tenerle a bada.
L’addestramento di cani da pastore è uno sport cinofilo competitivo in cui i cani da pastore spostano le pecore intorno a un campo, recinzioni, cancelli o piccoli recinti come indicato dai loro conduttori.
Qui il nostro pastore locale e il suo fidato cane Collie vi mostreranno la loro tecnica.
Con un po’ di fortuna, potrebbero esserci alcuni cuccioli o agnelli da accarezzare.

Wicklow mountains

Goditi un viaggio panoramico attraverso le montagne di Wicklow e goditi viste spettacolari dei paesaggi irlandesi. Ci fermeremo lungo la strada per farti sgranchire le gambe e scattare qualche foto.

Kilkenny City

Costruita sulle rive del fiume Nore, le strade strette e tortuose della città di Kilkenny le conferiscono un’atmosfera dal fascino antico; le sue terrazze di belle case georgiane gli conferiscono eleganza; e con tutto questo, rimane una vivace città moderna e centro di mercato per una fertile area agricola. Fai una passeggiata lungo il Medieval Mile, un sentiero panoramico che collega molte delle principali attrazioni della città.

Kilkenny Castle

Arroccato a un’altezza strategica, il Castello di Kilkenny domina la “Città Alta” della città di Kilkenny. Dopo molti restauri nel corso dei secoli, oggi il castello di Kilkenny esibisce una miscela di stili architettonici. All’inizio del XIII secolo, l’originale castello in pietra anglo-normanno fu costruito per il 4° conte di Pembroke prima di diventare la principale residenza irlandese della potente famiglia Butler per quasi 600 anni.
Goditi una presentazione video gratuita della storia del castello e ammira lo splendore del castello e dei roseti

Lingue disponibili:
Inglese

Programma

– 10 ore

– Dublin
– Glendalough
– Wicklow Mountains
– Kilkenny

Prenota subito la tua escursione: clicca qui

Per informazioni utili sull’Irlanda ti consigliamo di visitare il sito viaggiaresicuri.it

Escursioni

Incluso

Ingressi, Guide

Tipo guida

Guida

Non Incluso

Prelievo dall’hotel, rientro in hotel., Bevande, Pasti

Punto di partenza

Assicurati di arrivare al punto di incontro almeno 15 minuti prima dell’orario di inizio del tour.

Punto di ritorno

Uguale a Punto di partenza

Importante

Ti consigliamo di portare un pranzo a sacco. Si consigliano scarpe comode da passeggio e giacca impermeabile. L’itinerario potrebbe subire variazioni senza preavviso.

Tipo voucher

Voucher stampato o E-voucher. Stampa e porta il voucher o mostra il voucher sul tuo dispositivo mobile per goderti l’attività

L’Isola di Smeraldo #MagicaIrlanda

L’Isola di Smeraldo, la terra che ha affascinato tanti autori ed artisti, la verde Irlanda è il posto che tutti noi sogniamo di vedere almeno una volta nella vita. Se forse la storia ufficiale dell’isola non è tanto articolata come quella di altri paesi, la gente mantiene la sua ricca tradizione culturale, frutto di mille influenze e rielaborazioni nel corso dei secoli.

Lo spirito gaelico e la musica celtica vivono in Irlanda.

E’ amore a prima vista. Alcuni cuori si lasciano immediatamente attrarre dalla bellezza e dalla freschezza dei ballerini di reel o gigs, balli tipici Irlandesi.

Una schiera di ragazzi e ragazze, si muovono, all’unisono, le braccia distese lungo il corpo, gambe che spingono in alto, al ritmo di una danza celtica, quasi pagana. Ginocchia che si articolano libere in una coreografica lineare, e circolare nello stesso tempo.

Le gambe tracciano nel vuoto disegni a compasso, e i capelli, delle donne, spesso biondi o rossi,

lunghi sulle spalle, ondeggiano al ritmo veloce del Boudhran.

Ti entra nel profondo dell’animo il Boudrhan, tamburo di origine celtica, orgoglioso delle mille battaglie che lo hanno visto infondere coraggio a schiere di uomini impegnati a difendere la propria terra, e oggi strumento tipico della musica irlandese.

Il fraseggio del flauto dolce, il low Whistle, dolce e vellutato, racconta di uomini, di vento, di amore per la natura, sembra un usignolo che gorgheggia la sua gioia di vivere.

Il violino, anch’esso veloce ma languido, il timbro di uno strumento che esprime il calore del legno di cui è composto e la tensione delle corde che vibrano a raccontare un umore di riscatto, di libertà.

Se la cultura celtica è radicata nella profonda e intensa armonia nella natura, non c’è niente di più naturale della dolcezza della voce e nell’uso che nella musica celtica se ne fa, non a caso, la new age, e infusa di musica vocale celtica.

I colori, sono naturali, il verde, il colore dell’Irlanda, il marrone, il blu, il rosso la semplicità e l’armonia del creato.

Passione, amore per la natura, ritmo, colori, lo spirito gaelico pervade tutta la musica celtica prima  e quella Irlandese più moderna poi, che aggiunge all’uso degli strumenti tradizionali, gusti ed esperienze moderni.

Tutta la musica moderna ha nella musica tradizionale Irlandese, parentele, connessioni, richiami, lo spirito gaelico non muore mai.

Appena tornata a Londra Sharon contattò subito il suo editore per raccontargli cosa aveva scoperto durante il soggiorno in Irlanda.

L’uomo concordò con lei sul fatto che non esistesse nessun mistero, ma le permise ugualmente di scrivere la storia, considerandola come un caso del cuore.

Era raro, infatti, trovare al giorno d’oggi, un uomo che si prendesse così tanto a cuore il destino di un’intera città. Essendo già in clima natalizio una storia del genere sarebbe andata a ruba.

Ma, al di là della stesura dell’articolo Sharon non poteva fare a meno di ripensare a quell’atmosfera magica con i suoi paesaggi colorati che tanto l’avevano incantata, lasciandola senza respiro.

E poi, senza neanche accorgersene ecco che le tornavano alla mente quegli occhi blu, intensi come il mare in tempesta; quegli occhi che, da quando era tornata a casa, non avevano mai smesso di tormentarla. Non poteva finire così.

C’erano troppe parole non dette in quegli sguardi. Doveva rivederlo. Cosi, senza attendere oltre, prese la giacca e, dopo aver gridato al suo capo che tornava in Irlanda, si mise alla guida della sua Lotus. Destinazione aeroporto.

Mentre era in volo Sharon pensò ad una possibile motivazione che spiegasse il suo ritorno a Dublino, qualora avesse incontrato l’uomo misterioso, ma non le venne in mente nulla. Era la vigilia di Capodanno e lei stava tornando a Dublino. Stava tornando a casa. Non sapeva cosa sarebbe successo una volta arrivata in città, ma sapeva che proprio da lì avrebbe preso il via la sua nuova vita.

Era atterrata da poche ore quando, passeggiando per la via principale, incontrò nuovamente i suoi occhi.

“Sei tornata. – disse lui ammiccando un sorriso – Quanto rimarrai? Per sempre”. – rispose lei, ricambiando il suo sorriso – La sua nuova vita poteva avere inizio.

Dublino e il Mistero Svelato

Seduti l’uno di fronte all’altro, davanti ad una buona tazza di cioccolata fumante l’uomo iniziò a parlare di ciò che era stata la sua vita sino a quel momento: “Lei ha ragione a pensare che in questa città ci sia un mistero da scoprire, ma – e qui l’uomo trasse un lungo respiro – quello che non sa è che il suo mistero sono io.

Cosa intende dire? Si spieghi meglio – gli chiese Sharon, superato l’attimo di confusione – Mio padre è stato il signore della città fino a pochi anni fa, quando, a causa del gioco d’azzardo, perse tutto.

Non avendo soldi liquidi per estinguere il debito contratto consegnò nelle mani dei suoi creditori tutte le sue proprietà, vale a dire l’intera città.

E lei dov’era mentre succedeva tutto questo? – gli chiese d’improvviso Sharon – Io non vivo più in questa città da molto tempo, – si giustificò l’uomo – ma appena ho saputo tutto quello che stava succedendo mi sono precipitato qui e ho cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia.

Prima di morire mio padre, qualche mese fa, mi ha fatto promettere che mi sarei preso cura della sua città. E così ho fatto.

Ma, se l’intera città è in crisi come mai stanno nascendo tante nuove attività finanziarie? – e prima che l’uomo potesse smentire – Non cerchi di negare. Chi le finanzia?

Io – rispose l’uomo con la massima semplicità – Voglio riportare la città al suo antico splendore”.

Mentre continuavano a parlare Sharon e il suo interlocutore, senza quasi rendersene conto, erano arrivati nella piazzetta di Temple Bar, che pullulava di musicisti di strada e di vita.

Ancora una volta, guardandosi intorno, Sharon si stupì delle grandiosità naturali e architettoniche che Dublino nascondeva ad ogni passo.

Tra poche sarebbe ripartita, ma di una cosa era certa: non avrebbe mai più dimenticato quell’atmosfera.

 

Sharon e Il mistero di Dublino

Non avrebbe mai più dimenticato quel momento, né tantomeno quegli occhi, di questo Sharon ne era

profondamente convinta. Non aveva scoperto nulla d’interessante, e i fondi messi a disposizione dal Daily

Express per questa trasferta stavano per finire e presto sarebbe dovuta tornare a Londra. Aveva già

preparato i bagagli, ma non poteva fare a meno di pensare che qualcosa le sfuggiva. Sì, ma cosa?

L’ottimismo, la voglia di fare erano ottime qualità, ma non potevano da sole rendere così florida una città.

In cima ai suoi pensieri c’erano sempre quelle due domande che continuavano a martellarle

incessantemente in testa: chi c’era dietro questa ripresa? Chi poteva trarne vantaggio? Una cosa era certa,

quella città nascondeva un segreto e prima di andarsene lei l’avrebbe scoperto. Presa tale decisione

afferrò la giacca di pelle nera, adagiata sulla poltroncina e uscì, senza avere una meta ben precisa. Aveva

trascorso tutto il pomeriggio girovagando per la città, in cerca di risposte e, proprio mentre stava

attraversando l’Ha Penny Bridge, persa nel panorama di quella città che l’incantava ad ogni sguardo, si sentì

urtare. Alzò gli occhi per parlare e lo vide. Era lo stesso uomo che aveva visto nel bosco.

Ancora una volta i loro sguardi s’incontrarono, ma stavolta lei non rimase in silenzio:

“Speravo di rivederla. Ho bisogno di parlarle.

Dice a me ? – le chiese l’uomo, negli occhi uno sguardo perplesso –

Sì, – rispose Sharon in tono deciso – ho bisogno di alcune risposte e lei è la sola persona che può darmele”.

Detto ciò si avviarono insieme alla ricerca di pub dove poter parlare tranquillamente. Appena si furono

seduti Sharon si presentò dichiarando, inoltre, il motivo per il quale si trovava in Irlanda. A quel punto

l’uomo, messo alle strette, confessò. Era lui che stava risollevando le sorti di Dublino.

Dublino e l’Irlanda, terra magica di fate, gnomi ed elfi

Dublino e l’Irlanda, terra magica di fate, gnomi ed elfi dove tutto può accadere e dove la realtà si sposa con la magia.

Lo sa bene Sharon Douglas, giornalista inglese, ospite del Double Tree Dublin – Burlington Hotel, in trasferta in Irlanda per indagare su una serie di eventi strani, avvenuti poco distanti dalla città e per giunta in pieno giorno. Si narrava, infatti, di sparizioni improvvise di persone che ricomparivano alcune ore dopo e, senza alcun apparente motivo cominciavano a comportarsi stranamente, come se stessero conducendo un’altra vita. D’un tratto tutto per loro diventava possibile, anche realizzare i desideri più nascosti, ma a quale costo? E, soprattutto, chi c’era dietro tutto quest’improvviso entusiasmo? Chi poteva trarne vantaggio? Determinata a dare una risposta ai suoi molti interrogativi, un giorno Sharon cominciò a seguire un uomo che si stava inoltrando in un bosco. La giornata era cupa, il sole primaverile era coperto da una fitta coltre di nuvole, ma appena l’uomo lasciò la strada principale per addentrarsi in una piccola radura tutto cambiò improvvisamente. Intorno solo una rigogliosa vegetazione, baciata da un timido raggio di sole che filtrava tra il fitto fogliame degli alberi. L’uomo, che aveva seguito fin lì, adesso si trovava al centro della radura, anche lui baciato dal sole, con le braccia rivolte al cielo. Sentendosi improvvisamente osservato egli si volse nella sua direzione e, per la prima volta, Sharon lo vide, e capì. Era tutto scritto nei suoi occhi. Non esisteva nessun mistero su cui indagare. Chi si avventurava in quel posto non lo faceva per incontrarsi con qualcuno o andare alla ricerca di qualcosa, ma solo per ritrovare fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità, perché realizzare i propri desideri, per quanto grandi essi siano, è possibile.

Basta crederci!